SOCIAL ENGINEERING – i dati inseriti sui social, possono essere utilizzati per frodarti.

I dati inseriti sui social, possono essere utilizzati per frodarti attraverso tecniche di persuasione.

La truffa capitata a un nostro assistito è sofisticata, può trarre in inganno anche un consumatore attento:
in questo caso l’interlocutore che lo contatta telefonicamente è a conoscenza dei dati personali, di quelli dei parenti e perfino che possiede un conto postale, si presenta infatti come un consulente della Filiale di zona, e lo induce, una volta carpita la fiducia a fornire il codice arrivatogli sul cellulare, indicandogli che stanno procedendo a bloccare il conto per un tentativo di frode. Il paradosso è che la frode la sta commettendo l’interlocutore.
Quella appena descritta è una tecnica di social engineering,  cioè una truffa predisposta dopo la raccolta delle informazioni sulla persona da colpire, disponibili nel web, funzionali a individuare la persona da frodare, guadagnando la fiducia, in modo da fargli abbassare la guardia, inducendolo a compiere azioni non sicure (divulgazione di dati sensibili – apertura link dannosi), facendo leva su vulnerabilità come l’urgenza e la paura.
UN SUGGERIMENTO SEMPLICE.
Può sembrare banale ma, anche quando si è convinti dell’identità dell’interlocutore,  è buona regola prendete tempo e richiedere una numerazione alla quale è possibile richiamarlo in breve, in modo da verificare l’utenza data e l’eventuale reazione sospetta dell’interlocutore stesso.

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