TRE PASSI PER CONTROLLARE LA CORRETTEZZA DELLA BOLLETTA GAS E LUCE.

Molti iscritti all’associazione ci riportano lamentele relative alle utenze luce e gas, avendo forti dubbi sulla corretta fatturazione ricevuta dal proprio fornitore;

prima di contattare l’Unione Nazionale Consumatori per un consiglio o l’assistenza nel reclamo, vi consigliamo di seguire i seguenti tre passi utili a comprendere se ci sono effettivi disservizi.

PRIMO – IL CONTROLLO DEI DATI IDENTIFICATIVI DEL PUNTO.

E’ un caso non frequente ma possibile quello di un errato abbinamento della propria utenza con quella di un altro consumatore. In tal caso nella propria bolletta si troveranno i consumi effettuati ad esempio da un vicino.

Per essere certi della corretta fatturazione è necessario controllare i dati che contraddistinguono il punto fisico in cui avviene la fornitura di energia, e comprendono l’indirizzo di fornitura e il codice POD per l’energia. L’utenza del gas è invece contraddistinta dal codice PDR.

In caso di consumi sospetti o anomali, un primo controllo è quello della corrispondenza del POD o del PDR indicato sul contatore, rispetto a quello indicato in fattura. Se il contatore è elettronico, ciò potrà essere fatto pigiando sull’apposito tasto fino a visualizzare il codice relativo e confrontandolo poi con il codice inserito nel prospetto di fatturazione.

Inoltre sarà utile controllare la corrispondenza del proprio indirizzo, compreso l’interno, con quello indicato in fattura.

SECONDO – IL CONTROLLO DELLE LETTURE INDICATE IN FATTURA.

Un problema più frequente è quello della sovrafatturazione: è possibile infatti che il fornitore inserisca in bolletta dei consumi stimati superiori a quelli effettivi della propria utenza, talvolta anche i dati indicati come reali non sono corretti.

Ciò può anche derivare da un errore di comunicazione tra i dati registrati dal contatore, che sono stati letti dal distributore (letture rilevate) e quelli comunicati al fornitore che emette la bolletta, qualcosa può andare storto in questo delicato passaggio.Per evitare questa problematica sarà utile confrontare i dati di consumo indicati dal contatore e quelli contenuti nel prospetto di fatturazione, sarà anche importante periodicamente effettuare una autolettura dei consumi.

TERZO – IL CONTROLLO DEI CONSUMI PER FASCE.

Tale controllo sarà utile qualora si sia scelto un contratto di fornitura con costo variabile a seconda delle fasce orarie, tali fasce saranno indicate in bolletta normalmente con i codici F1 – F2 – F3.

Non è raro che si venga convinti a concludere un contratto di fornitura poco adatto alle proprie esigenze (ci saranno ad esempio contratti che prevedono un costo più basso durante le ore diurne non adatti ad utenti che restano quasi tutta la giornata fuori casa), o non tarato su eventuali cambi di composizione del nucleo familiare (un figlio si sposta a vivere con l’utente, consumando in una fascia oraria costosa prima poco fatturata).

In questo caso si potrà verificare in quale fascia si concentra la maggior parte dei consumi, sempre controllando il contatore, e poi individuando nel prospetto di fatturazione se la fascia più utilizzata corrisponde a un minor costo unitario (mc per il gas – Kw per l’energia).

In caso anomalie o disservizi è possibile contattarci per la predisposizione del reclamo:

email: [email protected]

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